Questo ciborio su colonne porfire, cioè di porfido, segnala la presenza di reliquie importanti e di un bellissimo mosaico Mariano nell’abside. All’interno di questo CLIPEO, c’è Cristo che incorona la Vergine Maria, confermando quanto stabilito nel concilio di Efeso del 430. Cristo la pone sul suo stesso Trono, al suo stesso livello. Il catino absidale originario, che un tempo era contiguo all’arco trionfale, presentava la raffigurazione della Vergine tra santi, completando in tal modo il “programma” iconografico e teologico del ciclo musivo. Il ciclo musivo dell’abside si annovera tra i più importanti cicli mariani esistenti. Completato negli anni del pontificato di Leone Magno (440-461), verrà poi rinnovato da Niccolo IV (1288-1291), che aveva avviato un progetto di rinnovamento che coinvolgeva le più importanti chiese romane dedicate alla Vergine: Santa Maria in Aracoelie Santa Maria in Trastevere. Il ciclo si snoda in due parti: LA CONCA ABSIDALE e la FASCIA SOTTOSTANTE.

1 – Nella CONCA viene rappresentata l’Incoronazione di Maria tra i santi (Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, e Antonio a destra, Pietro, Paolo e Francesco a sinistra. La presenza dei santi francescani è certamente legata al fatto che papa Niccolò IV fosse il primo papa francescano della storia). Gesù Redentore è raffigurato nell’atto di presentare Maria incoronata: «siamo di fronte all’atto dell’Incoronazione della Vergine, inserita in una azzurra sfera stellata incorniciata da classicheggianti girali d’acanto. Le due figure sono disposte simmetricamente e si congiungono solo nel gesto della mano del Cristo, che incorona Maria. Al di sopra della scena dell’Incoronazione troneggia una piccola croce, a rappresentare Dio Padre che benedice e avvolge ogni cosa. Ai piedi del trono si trovano la luna e il sole, simboli del tempo dominato dall’eternità; sui due lati, i committenti Niccolò IV e il cardinale Colonna rappresentati in dimensioni più piccole rispetto al resto.

2 -Nell’ordine inferiore del catino absidale, sono rappresentate cinque scene della vita della Madonna: l’Annunciazione e la Natività a sinistra; l’Adorazione dei Magi e la Presentazione nel Tempio a destra; al di sotto dell’incoronazione e al centro di questa fascia, vi è la Dormitio, modello tipico dell’iconografia bizantina, propagatosi in Occidente a seguito delle Crociate. La Vergine appare distesa su un letto, gli angeli sono pronti a sollevare in Cielo il suo corpo, mentre Cristo tiene tra le sua braccia l’anima bianca di Maria. Torriti inserì nella scena anche due piccole figure di francescani. Sebbene l’iconografia generale di questo ciclo derivi dal gotico francese, il rimando più importante è quello alla Chiesa di Maria in Trastevere.